La Torre dell’Orologio di Castelvetro fu costruita, probabilmente, tra i secoli XI- XII ed è ciò che resta dell’antica struttura fortificata sul lato est del castello. E’ a pianta quadrata, con una base maggiormente allargata per consentire una maggior stabilità della stessa. La Torre dominava la cinta muraria, l’ingresso del castello e tutto il territorio circostante, comprese le strade di accesso al borgo e le torri poste intorno. L’interno era diviso in più piani raggiungibili attraverso scalette a rampanti rettilinei. I primi due piani, sostenuti da volte a botte con sezione ad arco semi-acuto, corrispondono alla parte originaria e più antica. La Torre dell’Orologio subì varie trasformazioni nel corso dei secoli; fu distrutta nel 1326 dai soldati del condottiero Versuzio Lando, e poi riedificata dalla famiglia Rangone. Nel ‘500, dopo i crolli causati dal terremoto del 1501, venne adibita a campanile per radunare la popolazione nella piazza, in quanto la sua funzione difensiva risultava superata. Si notano le quattro monofore a tutto sesto su ciascun lato e la cella campanaria. Un’altra importante funzione della torre fu di misurazione del tempo. Inizialmente veniva misurato attraverso una specie di orologio solare o meridiana, ancor oggi ben visibile dal lato sud, successivamente si utilizzarono orologi meccanici funzionanti a pesi e contrappesi, fino all’attuale orologio elettrico. Negli anni ‘70 la Torre fu oggetto di vari restauri e, avendo raggiunto un’ inclinazione di 16° sul baricentro, si dovette ricorrere a un’opera di consolidamento delle fondazioni.