Nel punto più elevato del Castello e probabilmente nel luogo che diede origine all’antica corte, sorge la Chiesa Parrocchiale, dedicata a S. Maria Assunta; venne fatta ricostruire negli anni 1746 -1750 al posto dell’ antica chiesa, di cui si ha testimonianza in documenti del 1027 e del 1033. Recentemente è stato eseguito un restauro conservativo degli affreschi della Chiesa parrocchiale che l’ha riportata all’antica bellezza. Nei primi anni del 1800 il piccolo cimitero che si trovava nell’attuale sagrato venne trasferito nella sede di Borgo S. Giovanni e si iniziarono i lavori di costruzione del nuovo campanile, in sostituzione della vecchia torre campanaria collocata a sud- est della chiesa. Il nuovo campanile, terminato nel 1813, fu costruito con il prelievo dei materiali delle vecchie mura e con la sola cuspide in mattoni in cotto. Si possono notare ancora tracce di un orologio seicentesco.
All’interno della Chiesa, soprattutto dopo il recente restauro conservativo, si possono ammirare opere pittoriche e decorative di buon pregio a partire da una splendida Via Crucis in terracotta policroma di scuola bolognese della prima metà del XVIII secolo; nella cappella della Beata Vergine del Rosario è collocato un dipinto in olio su tela del pittore bolognese Pier Paolo Varrotti (1686-1752), autore anche di un grande dipinto in olio rappresentante l’Assunzione della Beata Vergine, ispirato all’Assunta di Guido Reni; nella cappella del Crocefisso vi è un bellissimo dipinto in olio su tela del pittore modenese Francesco Vellani, il più vivace dei pittori modenesi del Settecento; all’esterno del presbiterio, nell’attuale sacrestia, vi sono affreschi del pittore Ugo Lucerni, autore anche, come si è detto, del restauro conservativo del 1925. Infine, nell’antica cappella della Concezione, collocata sulla destra della porta di ingresso principale, si trova una copia in gesso, patinata da Ugo Lucerni, della Pietà dello scultore savignanese Giuseppe Graziosi.
Il recente restauro conservativo, oltre a riportare alla primitiva bellezza decorazioni e affreschi che lavori frettolosi e inadeguate “mani” di improvvisati artisti avevano nascosto, ha dato luce e colori vivaci alla Chiesa parrocchiale di Savignano, riproponendola come una delle chiese più belle non solo del territorio ma anche dell’intera provincia di Modena.