Sulla destra si apre Via Paolo Pallotti, con case, oggi ristrutturate, molto antiche che insistono sulla vecchia cinta muraria difensiva. Il fabbricato sulla sinistra, ricostruito negli anni ’80, è denominato “Casa di Matilde” in quanto una leggenda mai comprovata vuole che in essa soggiornasse saltuariamente la Contessa Matilde di Canossa. Il corpo degli edifici termina con la torre detta “Torre del Cappellano”, una delle torri a presidio dell’antica cinta muraria.
Proseguendo lungo via Crespellani ci si imbatte in una imponente struttura edilizia, detta “ Casa del Capitano” o “ Del Vescovo” che presenta tracce di affreschi fra cui uno stemma della famiglia dei Contrari che ebbero la Signoria del paese fra il 1400 e la prima metà del 1500.
La Torre del secondo voltone è una costruzione antichissima come attestano i ciottoli di fiume con cui è stata eretta. Torre di acceso alla parte più sicura del Castello aveva anche la funzione di torre di guardia.
La via Crespellani termina in uno spiazzo-balcone sul lato destro del quale inizia un’ampia scalinata in mattoni costruita nel 1894 al posto della precedente, più piccola e poco agibile. Quasi di fronte, attraverso due pilastri di cancello, si entra in una stradella che va a congiungersi con via Mandria. Quasi certamente costituiva l’antico percorso che girava attorno all’ultimo baluardo della Rocca. Di queste fortificazioni restano tracce delle mura esterne, nascoste da una vegetazione, particolarmente ricca.