L’aspetto attuale del Castello di Panzano è da imputare alla famiglia Malvasia che lo riedificò nel XVI secolo su precedenti insediamenti medievali. L’edificio fu concepito come residenza per villeggiatura e corte agricola, richiamando l’evoluzione rinascimentale dal castello alla villa ricordando, in parte, le Delizie Estensi ferraresi. Originariamente le torri merlate erano tre, una delle quali crollò all’inizio del secolo e una delle due rimanenti funge da campanile della chiesa. La cinta muraria è quasi totalmente integra e la tipologia d’insieme è quella di due grandi corti; quella padronale posta a sud e quella adibita alle attività agricole posta a nord. Internamente al castello è possibile ammirare:
- apparati pittorico-decorativi siti al piano nobile, datati XVII secolo, di Gian Giacomo Monti e Baldassarre Bianchi pittori impegnati anche al servizio degli Estensi;
- la cappella completamente decorata dai pittori Lorenzo Pisanelli e Scipione Bagnacavallo, in cui sono riconoscibili i ritratti dei più illustri esponenti della famiglia Malvasia;
- una delle collezioni di auto d’epoca più importanti d’Italia;
- il meccanismo di funzionamento del vecchio mulino Malvasia, che è tra i più antichi del territorio. Nelle stanze del mulino sono conservate le macine ancora in buono stato.