La chiesa detta anche “Delle Asse” deve la sua denominazione a un ponte formato da tavole di legno che, fin dal secolo XIII, attraversava il Canalgrande di Modena e consentiva l’accesso alla chiesa.
Dedicata alla Santissima Trinità, è una delle chiese più antiche di Modena: nel XVI secolo i Canonici Regolari di S. Agostino, detti Frati della Trinità, si insediarono in questo piccolo edificio, che da allora assunse il nome di Chiesa di Santa Maria della Trinità. La ricostruzione della chiesa, avvenuta su progetto di Giovanni Guerra, risale infatti al 1596 e successivamente inaugurata il giorno di Natale del 1599.
L’interno presenta sei cappelle laterali caratterizzate da ricche decorazioni, di gusto barocco:
- La prima cappella a sinistra conserva un crocefisso seicentesco di autore ignoto e una tavola col monogramma di Cristo risalente al 1423, anno in cui è attestata la presenza in città di San Bernardino da Siena, e l’immagine della Madonna del Soccorso, oggetto di venerazione e preghiera per molti secoli, trasferita qui nel 1890.
- Nella seconda cappella di destra è custodita la reliquia del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore: Longino, il soldato che ferì Gesù al costato, ne raccolse il sangue, ritrovato secoli dopo e regalato dai Gonzaga agli Este all’inizio del Cinquecento.
- La zona presbiteriale conservava uno splendido dipinto del pittore Francesco Bianchi Ferrari raffigurante l’Annunciazione. Collocato qui nel 1782 quando la Confraternita della Santissima Annunziata venne a officiare la chiesa, oggi si trova in Galleria Estense a Modena.
Una particolarità:
In questa chiesa il giovanissimo Luciano Pavarotti, accanto al padre, muoveva i primi passi della sua lunghissima carriera, cantando nel coro.