Il nome Ospitaletto deriva dall’antico Ospedale de Garamolis che, situato nei pressi di una fonte di acque salsoiodiche, esisteva fin dal Medioevo per i pellegrini. Quel che resta oggi è la monumentale Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Egidio Abate, terminata negli anni Trenta e ispirata alle basiliche romaniche lombarde. La facciata è maestosa ma di forma semplice, a capanna, realizzata in stile neoromanico con l’aggiunta di loggette tripartite con archetti a tutto sesto e un pronao che ricorda i maestosi ingressi delle cattedrali medievali. Internamente lo spazio della chiesa è suddiviso in tre navate di cui quella centrale è coperta con grandi volte a crociera. Già a partire dal 1289 si ha menzione di una prima chiesa dedicata a S. Egidio a Ospitaletto, anche se l’attuale edificio risale al 1935: dedicata ai santi Egidio e Daniele, l’opera è progettata dall’architetto Camillo Uccelli di Parma e dall’ingegnere Lorenzo Manfredini di Modena. La costruzione della chiesa e della canonica richiese un investimento di circa 237 000 lire (circa un milione di euro attuali) provenienti prevalentemente dalle offerte di un comitato di cittadini.
Sul lato ovest dell’edificio, in corpo staccato, sorge il maestoso campanile a base quadrata, terminato nel 2005.
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