Il passo della Croce Arcana è situato a 1669 m s.l.m, lungo l’alto crinale dell’ Appennino settentrionale tra Emilia Romagna e Toscana. La zona è caratterizzata da bassa vegetazione, brughiere, piante di mirtillo e rocce affioranti; il panorama permette una vista a 360° sulle vallate modenesi, bolognesi e pistoiesi. Con un pò di fortuna, nelle giornate estive, è possibile scorgere in lontananza le Alpi Apuane. Questo passo venne utilizzato (da pellegrini, eserciti, mercanti) fin dal basso Medioevo per transitare dalla Toscana alla Pianura Padana e viceversa come alternativa alla via Francigena.
Sul versante emiliano nel 749 d.C., Sant’Anselmo, prima di trasferirsi a Nonantola, aveva ottenuto dal Re dei Longobardi, terre vicine a Fanano in cui aveva fatto costruire un ospizio per pellegrini. Visti i traffici intensi nacquero diversi ospizi gestiti da ordini religiosi e forse anche dall’ordine dei cavalieri templari; progressivamente dal XIV secolo fu sempre meno utilizzato vista l’altezza importante del valico, il progressivo raffreddamento delle temperature fino al XIX secolo che ne mantenevano la neve oltre sei mesi l’anno e l’apertura della strada Giardini-Ximenes nel 1781. Dal dopoguerra, si diffusero sempre più attività di sci alpino e la zona ebbe un rilancio turististico con la costruzione di un rifugio e una stazione di arrivo della funivia. Oggi il passo della Croce Arcana, riserva un memoriale dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale.